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Film Mediaset su Renata Fonte: dal 16 gennaio le riprese in Città.

COMUNICATO STAMPA Giovedì 15 dicembre 2016

FICTION - CIAK SI GIRA, DAL 16 GENNAIO LE RIPRESE IN CITTÀ DI UN FILM MEDIASET SU RENATA

Mentre l’amministrazione comunale intitolerà alla Fonte l’aula consiliareconf stampa film

La società Taodue (gruppo Mediaset) sta per realizzare un film per la televisione sulla vita di Renata Fonte, che sarà ambientato e girato nelle prossime settimane a Nardò. Il film, che andrà in onda in prima serata nel corso della prossima primavera, fa parte di Liberi sognatori, un ciclo di quattro film incentrato sul racconto di altrettante figure emblematiche e ingiustamente isolate dal punto di vista istituzionale e mediatico: Libero Grassi, Renata Fonte, Mario Francese ed Emanuela Loi. Quattro persone che hanno coraggiosamente compiuto il proprio dovere di cittadini, uomini dello Stato, giornalisti, rendendo l’Italia un Paese migliore e pagando con la vita gli ideali di verità e giustizia. Il film è diretto da Fabio Mollo, la sceneggiatura è di Monica Zapelli, mentre gli interpreti saranno resi noti nei prossimi giorni (Giulia Michelini, in ogni caso, non sarà Renata Fonte come annunciato dalla produzione qualche mese fa). Le riprese inizieranno il 16 gennaio e saranno quasi interamente effettuate a Nardò, tra gli interni di Palazzo Personè in piazza Cesare Battisti, gli esterni della ex Pretura in piazza Salandra e il Parco di Portoselvaggio.

Il film è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Personè alla presenza, tra gli altri, di Viviana Matrangola, una delle due figlie di Renata Fonte.

“Oltre che un grande onore professionale - ha spiegato il regista Fabio Mollo - per me è anche una grande responsabilità raccontare la vita e l’impegno politico e civile di Renata Fonte. È stato fatto un lavoro profondo sulla sceneggiatura che ci restituirà uno stupendo lato umano di questa figura, che ho imparato a conoscere gradualmente dalle cronache e dai documenti dell’epoca. So che le generazioni successive agli anni Ottanta hanno raccolto l’esempio civile di Renata Fonte e non posso che augurarmi che questa fiction permetta alle generazioni che verranno di fare altrettanto. Ci sono tutte le premesse per un bel lavoro, a cominciare dalla splendida disponibilità dell’amministrazione comunale e dei cittadini di Nardò”.

                La conferenza stampa odierna è stata anche l’occasione per il sindaco Pippi Mellone per annunciare che in una prossima seduta del Consiglio comunale sarà discussa la mozione per intitolare l’aula di Palazzo Personè proprio a Renata Fonte. Si tratta di una mozione che ha già 19 firme di consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione e che contiene lo stesso testo clamorosamente bocciato il 12 maggio 2014, quando una maggioranza trasversale nell’assise cittadina decise di bocciare la proposta dell’allora consigliere Pippi Mellone.

                “Quella giornata rappresenta tristemente il punto più basso della storia politica e istituzionale di questa città negli ultimi decenni - ha commentato il primo cittadino - ma per fortuna le sensibilità sono cambiate e ambiguità e zone grigie finalmente cancellate. Oggi riportiamo in aula la mozione, che è forte di 19 firme - di cui quattro di consiglieri di opposizione - e che è un modo per recuperare e per “risarcire” quello che per noi tutti è un vero e proprio eroe civile. Io sono cresciuto con l’esempio di Renata Fonte e sono sicuro che questo film possa aiutare i ragazzi oggi a capire e a fare proprio questo modello. Ai cittadini chiedo un po’ di pazienza se le riprese comporteranno qualche disagio, ma sono anche sicuro che capiranno”.

                “La storia di mia madre in tv - ha detto una emozionatissima Viviana Matrangola - un po’ mi spaventa per il turbinio di emozioni che vivrò, ma so che la fiction è uno strumento estremamente prezioso per far conoscere la vita di mia madre e l’esempio che rappresenta. Quando Pietro Valsecchi mi ha chiamato per informarmi di questo film, sono rimasta frastornata e felice. Oggi ancora di più dopo aver saputo che l’aula consiliare della sua città avrà il suo nome. Ho sofferto tantissimo in passato il fatto che le varie amministrazioni comunali abbiano quasi voluto dimenticare Renata Fonte, che è una vittima di mafia. Il sindaco Mellone dimostra che mia madre è un onore, non un problema, per Nardò”.

                “Noi siamo un’amministrazione nuova e giovane - ha ricordato l’assessore alla Cultura Francesco Plantera - e siamo ragazzi cresciuti con il modello di Renata Fonte. Non abbiamo paura di parlare di lei e di “sfruttarla” positivamente come esempio immortale di impegno e di amore per il territorio. Questo film è una grossa opportunità, anche per la città, che sono convinto sopporterà qualche piccolo disagio durante le riprese”.

                                                                                            Ufficio Stampa