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IL 26 GIUGNO L’INAUGURAZIONE DELL’URBAN PARK

IL MOSTRO IN CEMENTO È UN RICORDO, IL 26 GIUGNO L’INAUGURAZIONE DELL’URBAN PARK
Il taglio del nastro dell’opera sorta sulle ceneri dello scheletro in cemento di via Incoronata

Appuntamento venerdì 26 giugno, alle ore 18:30

“Abbiamo trasformato una ferita in un’opportunità meravigliosa”



Venerdì 26 giugno, alle ore 18:30 sarà inaugurato l’Urban Park di via Incoronata, che sarà intitolato a Franco Plantera e gestito da “Fibonacci Urban Park” (Maestro&Co. di Giulio Orlando&c. s.a.s.). Interverranno il sindaco Pippi Mellone e il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti.
Il parco è nato sulla superficie che ha ospitato per circa tre decenni lo scheletro del “nuovo” palazzo di città, un “mostro” di cemento divenuto inutilizzabile e fatiscente, progettato negli anni ‘70, costruito negli anni ‘80 e mai completato, al margine di in una zona densamente abitata e in espansione e a pochi metri dalla chiesetta della Beata Vergine Maria Incoronata. L’edificio fu completato solo a metà e poi abbandonato, divenendo un problema dal punto di vista ambientale e della sicurezza dei cittadini, oltre che un autentico “pugno nell’occhio” nel contesto urbano che nel frattempo si era formato intorno. Negli anni è diventato soprattutto un simbolo di inefficienza e spreco di denaro pubblico. La demolizione è avvenuta tra dicembre 2017 e gennaio 2018. Per questi motivi l’opera, con queste forti connotazioni simboliche, è oggi l’intervento che maggiormente caratterizza il nuovo corso politico e amministrativo inaugurato in città nel 2016.
“Abbiamo trasformato una ferita in una opportunità meravigliosa – dice il sindaco Pippi Mellone – è la cosa di cui siamo più fieri, perché abbiamo dimostrato che con impegno e lungimiranza le cose si possono fare. Per anni chi ci ha governato si è limitato a promettere oppure ad alzare scheletri di cemento senza mai completarli e sprecando fiumi di soldi pubblici, oggi le promesse diventano fatti, servizi, problemi risolti e opere come questa, un parco in periferia che rivitalizza un pezzo della città e mette nel cassetto dei brutti ricordi il mostro di cemento”.
“L’Urban Park – aggiunge il vicesindaco Oronzo Capoti – cancella una incompiuta insopportabile e un’epoca di sprechi, di fallimenti e di mortificazione degli interessi dei cittadini. È un sogno che si avvera, un’area verde dove giovani, bambini, anziani, mamme, lavoratori potranno trascorrere momenti di relax e divertimento. Un’opera molto importante dal punto di vista urbanistico, sociale e culturale”.
Il cantiere del parco è stato inaugurato a gennaio 2019 ed è servito a completare un intervento di rigenerazione urbana tra i più vasti e significativi che la città abbia mai conosciuto. Il progetto porta la firma dell’architetto Elisabetta Ferrocino, del geometra Salvatore Albanese e del geologo Andrea Vitale. Ad eseguire i lavori la S.M.E. Strade s.r.l. di Copertino, per una spesa di circa 274 mila euro. L’Urban Park è un’area verde di 25 mila metri quadri caratterizzata da prato, arbusti verdi di medio e alto fusto e piante da fiore ornamentali. Sentieri pedonali in materiale ecocompatibile e drenante disegnano e individuano aree con differenti funzioni finalizzate allo svago e alla socializzazione. Significativa la presenza di una zona verde centrale, che riproduce idealmente la forma spigolosa del vecchio palazzo e che è il nucleo della vita del parco. Attorno a questo nucleo ci sono un’area parcheggio al servizio del parco, un’area giochi per bambini, un’area open gym per il fitness, un’area per lo street basket, uno skatepark e un dog park per lo sgambettamento dei cani, oltre ovviamente al punto ristoro. Tutti i materiali sono stati scelti in funzione dei criteri della naturalità, del basso impatto e della gradevolezza estetica.
L’intervento ha migliorato l’estetica e la fruibilità degli spazi di tutta l’area intorno alla chiesa dell’Incoronata. L’amministrazione comunale, inoltre, ha istituito il limite di velocità di 30 km/h sul tratto stradale in corrispondenza del parco, due attraversamenti pedonali, il segnale di “stop” su via San Gregorio Armeno all’innesto con via Incoronata e uno specchio parabolico sulla stessa via Incoronata. L’area è già fruibile da qualche tempo, pur con i limiti e le prescrizioni anti-Covid19.
A chiedere all’amministrazione comunale l’intitolazione del nuovo parco alla memoria di Franco Plantera è stata la moglie, la signora Rosa Anna Troso, per l’impegno e la passione in politica e come funzionario e dirigente del Comune di Nardò. Franco Plantera è stato una figura di riferimento della Democrazia Cristiana sin dal 1957, partito in cui ha ricoperto svariate cariche (compresa quella di segretario cittadino). Ha iniziato a lavorare nel Comune di Nardò nel 1962 prima come applicato, poi come capo ripartizione, quindi come dirigente, ruolo che ha ricoperto nei settori Pubblica Istruzione, Servizi Sociali, Servizi Demografici e infine Polizia Urbana (sino al 14 luglio del 1998, pochi mesi prima della sua scomparsa). Politico equilibrato e coerente, persona umile e al fianco dei cittadini, ha sempre operato con entusiasmo, passione e un amore smisurato per la sua città. Tanti neretini ricordano ancora oggi Plantera con affetto e, tra le altre cose, non dimenticano le sue innumerevoli prove di amore e attenzione verso i cittadini più bisognosi e disagiati. La signora Troso e i figli Francesco (informatore scientifico e assessore alla Cultura del Comune di Nardò negli anni 2016-2017) e Piergiorgio (avvocato giuslavorista) interverranno alla cerimonia di inaugurazione.
Ufficio stampa