SULLE TOMBE DEI NERETINI MIGLIAIA DI FIORI CHE ERANO DESTINATI ALLA DISTRUZIONE
Un bel gesto di un florovivaista neretino. Il sindaco Mellone e il consigliere Fedele ringraziano
Sulle tombe dei neretini, da questa mattina, migliaia di fiori che erano destinati inesorabilmente alla distruzione nei prossimi giorni. In copertina in questa domenica di blocchi e isolamenti forzati, la generosità di un florovivaista neretino, Sergio Manca, titolare di Nardò Garden, che al sindaco Pippi Mellone e al consigliere comunale delegato ai servizi cimiteriali Gianluca Fedele ha dato la disponibilità di un grosso quantitativo di fiori che (complici le restrizioni di questi giorni e la chiusura del cimitero comunale) erano destinati a rimanere invenduti e quindi a seccare senza aver svolto alcuna funzione. Di buon mattino, Sergio Manca, il primo cittadino, il consigliere Fedele e il portavoce del sindaco Agostino Indennitate, si sono ritrovati tra i viali del camposanto e hanno impreziosito di fiori decine e decine di tombe di tanti concittadini. Un gesto di un privato che merita la gratitudine della comunità neretina e che fa riflettere sulle conseguenze nefaste di questo
blocco per centinaia di imprese, non solo in questo settore. “Un fiore per chi non c'è più, ma è sempre presente nei nostri cuori - ha detto Pippi Mellone - in questi giorni in cui il cimitero è chiuso e ci tiene lontani dalle tombe dei nostri cari. Chiudere quei cancelli è stata una scelta che abbiamo fatto con molto dolore. Tanti nostri familiari riposano tra quei viali e so quanto costa a tutti la rinuncia a un saluto.
Abbiamo usato i fiori che ci ha messo a disposizione Sergio Manca, che ringrazio per la generosità e la sensibilità, per un piccolo pensiero nei confronti dei nostri avi, andati via troppo presto. Lo abbiamo fatto noi a
nome di tutti. Le difficoltà di Sergio sono emblematiche della condizione di tantissime imprese italiane, che avranno bisogno di una grossa mano dopo l’emergenza”.
“Sergio Manca e la sua famiglia hanno un amore smisurato per Nardò - racconta Gianluca Fedele - e purtroppo in questo periodo pagano, come tanti, le restrizioni inevitabili che ci sono state imposte contro
l’epidemia. Il suo è stato un gesto bellissimo. Adesso speriamo di riaprire al più presto il nostro cimitero, che significherebbe il ritorno a un minimo di normalità”.
Ufficio stampa