REFERENDUM, CAMBIANO LE SEDI DEI SEGGI DI VIA BELLINI E SANTA MARIA
Lavori in corso a scuola e al Museo della Memoria. Trasferiti i seggi 21, 22, 24 e 31 Il prossimo 29 marzo si terrà il referendum costituzionale confermativo (ex art. 138 della Costituzione) della legge di revisione costituzionale “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”. Ieri la giunta guidata da Pippi Mellone ha preso atto della momentanea indisponibilità dell’istituto scolastico di via Bellini e della sede del Museo della Memoria e dell’Accoglienza a Santa Maria al Bagno, decidendo una nuova, provvisoria, collocazione per i seggi elettorali solitamente ospitati nelle due strutture. In particolare, i seggi elettorali 21, 22 e 24 di via Bellini saranno allestiti presso i locali della scuola dell’infanzia di via Marinai d’Italia, mentre il seggio elettorale 31 di Santa Maria al Bagno sarà allestito presso la scuola di via Manieri. Com’è noto, a via Bellini sono in corso i lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza delle componenti strutturali e impiantistiche. L’intervento ha un costo di 840 mila euro, finanziamento concesso a dicembre 2016 nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Settore Istruzione, “Intervento Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi”. Al Museo della Memoria, invece, sono iniziati i lavori relativi a opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile su un progetto per il quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha assegnato al Comune un contributo di 130 mila euro (risorse previste dal “Decreto Crescita” del 2019). L’amministrazione comunale ha deciso di utilizzare queste somme per il Museo della Memoria, visto che l’immobile presenta elementi di deterioramento strutturale e non risulta perfettamente adeguato dal punto di vista energetico e della sostenibilità. Il progetto è di 178 mila 250 euro e l’amministrazione ha previsto la copertura dell’importo eccedente il finanziamento, cioè 48 mila 250 euro, con le risorse del D.M. 16 febbraio 2016 (cosiddetto “Conto Termico”). Ufficio stampa