COMUNICATO STAMPA Martedì 27 novembre 2018
“CASTELLINO, LA REGIONE HA FINANZIATO LA BONIFICA DELLE DISCARICHE PUBBLICHE”
Il presidente della Commissione Ambiente “corregge” Leuzzi: i soldi non erano per siti privati
“Più per amore di verità che per un atto di difesa nei confronti dell’amministrazione comunale o di coloro che sono finiti nel mirino sbilenco di Riccardo Leuzzi, ma occorre doverosamente chiarire che la sua uscita sul mancato finanziamento per la bonifica di Castellino è un clamoroso scivolone”. Così il neo presidente della II Commissione consiliare (Ambiente, Igiene e Servizi Ecologici) Augusto Greco risponde alla presa di posizione dell’associazione “Partecipa” che lamenta la presunta mancata assegnazione di fondi per la bonifica e la messa in sicurezza della discarica di Castellino, accusando senza mezzi termini Regione e Comune.
“Sconcerta - continua - che un politico e un amministratore di lungo corso, che è stato anche sindaco, giunga a conclusioni così affrettate e superficiali, omettendo di leggere carte e documenti. L’opportunità dei finanziamenti di cui parla, infatti, era a beneficio solo dei siti adibiti a discarica sul territorio pugliese che sono pubblici e di cui è stata accertata la componente inquinante e di degrado. La discarica di Castellino, lo sanno anche i bambini, innanzitutto è un sito privato, fatto che è il vero e antico nodo della problematica inerente qualunque eventuale intervento pubblico sull’impianto. È possibile che nessuno all’interno di “Partecipa” abbia un minimo approfondito la vicenda, così da evitare questa figuraccia?
Ma ritengo sia ancora più grave - continua - dire che Castellino sia “fonte accertata di grave pericolo epidemiologico incombente e causa del più alto tasso di malattie oncologiche”. Com’è noto, la conferenza dei servizi sulla ex discarica ha approvato qualche mese fa la seconda fase del piano di caratterizzazione prodotto da Mediterranea Castelnuovo 2 (che si concluderà a brevissimo), lo strumento che permette di ricostruire i fenomeni di contaminazione di suolo e acque, in modo da ottenere le informazioni di base a supporto della messa in sicurezza e della eventuale bonifica definitiva. In ogni caso, come tutti sanno (a parte Leuzzi), la Regione si farà carico della spesa necessaria alla messa in sicurezza, una volta chiuso il piano di caratterizzazione. Nei prossimi giorni inoltre l’assessore Stea sarà a Castellino perché il presidente Emiliano pretende che il cronoprogramma venga seguito direttamente dai suoi assessori e rispettato perfettamente. Tutto questo è un risultato atteso da oltre un decennio, i cui meriti vanno attribuiti soltanto a Michele Emiliano, alla sua volontà di porre finalmente fine alla vicenda Castellino e all’applicazione degli uffici regionali. Accusare la Regione Puglia di indifferenza per Nardò negli ultimi due anni significa aver vissuto altrove o essere in malafede”.
Ufficio stampa