COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 7 marzo 2018
NARDÒ ALLA CONQUISTA DI BERLINO
La Nardò turistica alla ITB, la più importante fiera internazionale del settore
La rete museale cittadina, Portoselvaggio con il suo Distretto Archeologico, la vocazione del territorio neretino ad accogliere i turisti tutto l’anno. Sono questi i punti di forza della Nardò turistica che l’assessore al Turismo Giulia Puglia ha portato alla International Tourism Börse (ITB) di Berlino, la più importante fiera turistica internazionale, che apre i battenti oggi. Inaugurata per la prima volta nel 1966, l’appuntamento fieristico tedesco è molto cresciuto negli anni e per questa edizione sono attesi oltre 180 mila visitatori e circa 10 mila espositori. Rappresentanti dei governi di 180 Paesi del mondo, di regioni e città, tour operator, responsabili di portali di prenotazione e strutture di accoglienza, fornitori di servizi, professionisti del settore, presentano offerte e prodotti e “incrociano” conoscenze e buone pratiche in tema di turismo e accoglienza.
La città di Nardò partecipa alla ITB Berlino (senza alcuna spesa per le casse comunali) nell’ambito di un progetto di promozione di Salento d’Amare e della sua “voce”, il magazine Salento Dove, assieme ad altri tre comuni salentini altrettanto importanti a livello turistico, cioè Castro, Gallipoli e Salve. La delegazione salentina è ospitata dallo stand #WeareinPuglia della Regione Puglia. Salento d’Amare, lo storico marchio d’area istituito dalla Provincia di Lecce circa quindici anni fa con l’obiettivo di identificare il Salento e facilitarne la visibilità, promuove nei cinque giorni di fiera gli itinerari e i servizi delle quattro “perle” anche attraverso incontri tra gli operatori turistici, presentazioni alla stampa di settore, eventi dedicati.
L’obiettivo dell’assessore Giulia Puglia è quello di presentare alla importante platea berlinese l’offerta di una città finalmente attrattiva per 365 giorni l’anno. Ciò grazie, per esempio, a una delle reti museali più importanti di Puglia, un “pacchetto” che per la prima volta ha messo insieme gli attrattori vecchi e nuovi della città (il Museo della Memoria e dell’Accoglienza, l’Acquario del Salento, il Museo della Preistoria, il Museo del mare antico, il Museo della civiltà contadina), legando anche attraverso un moderno modello di gestione, la scoperta delle radici, la storia, le risorse ambientali e naturalistiche del territorio, ma soprattutto mare ed entroterra. Ma il territorio è attrattivo anche grazie alla forza straordinaria dei suoi paesaggi e del segmento natura. Il Parco di Portoselvaggio e Palude del Capitano, una delle “cartoline” più belle di Puglia, è anche la culla del prezioso giacimento archeologico riferibile al Paleolitico, costituito da otto siti in grotta, che ha evidenziato un’intensa frequentazione di gruppi neandertaliani e di sapiens. Di questi ultimi si conservano a Nardò i più antichi reperti antropici d’Europa. Gli studiosi internazionali hanno cominciato ad indagare questo patrimonio a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso e lo stesso ha ancora un potenziale di valorizzazione fino ad oggi inespresso, la cui rilevanza e unicità sono tali da poter inserire il territorio neritino tra i principali nodi culturali di Puglia.
“Siamo qui per illustrare la forza straordinaria della nostra città - spiega Giulia Puglia - anche se sappiamo bene che la presenza in fiera non esaurisce certo il novero delle attività di promozione e di marketing del territorio. Ma questa è una occasione, anche personale, per capire cosa fanno gli altri, come possiamo muoverci, quali sono le tendenze di viaggio e le preferenze dei turisti di tutto il mondo. La Nardò turistica che vogliamo è una splendida città d’arte che affascina anche per il suo contesto naturalistico e che stuzzica l’interesse di chi viaggia perché è ricca di attrattori culturali aperti tutto l’anno. Il fronte su cui stiamo lavorando per migliorare è quello dei servizi, sul quale sono necessarie politiche e decisioni strategiche anche sovracomunali. Pensiamo che la nostra economia turistica debba valorizzare il territorio e individuare nella destagionalizzazione e nella qualità dell’offerta gli strumenti più efficaci di crescita”.
Ufficio stampa