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IN IDROVOLANTE DA NARDÒ ALLA GRECIA IN UN’ORA

COMUNICATO STAMPA Giovedì 9 novembre 2017

IN IDROVOLANTE DA NARDÒ ALLA GRECIA IN UN’ORA

Finanziato il progetto Swan da 3 milioni di euro. La città sulle rotte del turismo internazionale pdf7.1_Tav.2_Project_Proposal_small_ok.pdf1.51 MB09/11/2017, 16:19

Nardò-Corfù in circa un’ora a bordo dell’idrovolante. La ghiotta opportunità di collegare il Salento e la Grecia in modo facile e veloce arriva grazie alle risorse del Programma di Cooperazione EU 2014/2020 Interreg V/A Grecia-Italia che ha premiato con circa 3 milioni di euro il progetto Swan (Enhancing regional transportation through Sustainable Water Aerodrome Network) che è frutto di un partenariato con l’Autorità Portuale di Corfù (soggetto capofila), il Comune di Corfù, l’Autorità Portuale di Taranto, il Comune di Gallipoli e il Comune di Nardò e che è stato sviluppato con il supporto di Aviazione Marittima Italiana e la società Magister Ludi. Un progetto evidentemente di qualità e in linea con gli obiettivi del Programma e che è rientrato tra i primi dieci della lista dei beneficiari del finanziamento.

L’obiettivo di largo respiro del Programma Interreg è quello di supportare la cooperazione transfrontaliera per lo sviluppo di una macroregione nel Mar Ionio (comprendente la sponda pugliese dell’Italia e quella ionica della Grecia) più prospera e sostenibile, in cui migliori la qualità della vita. Non a caso, il progetto Swan mira alla realizzazione di una rete di trasporto sostenibile di idrovolanti che collegherà i siti prescelti da ciascuno dei soggetti facenti parte del gruppo di partenariato. Il percorso previsto dal progetto è quello tra Taranto, Nardò, Gallipoli, Corfù, con relativi scali, e ritorno. Sul territorio neretino il sito più idoneo è quello del tratto di costa compreso tra Santa Maria al Bagno e Santa Caterina. Questo specchio d’acqua sarà destinato alle operazioni di decollo e ammaraggio degli idrovolanti.

L’idrovolante è un mezzo a motore dotato di ali fisse che può effettuare il decollo e l’ammaraggio in acqua. I mezzi che saranno impiegati consentiranno il trasporto di massimo 15 passeggeri per tratta più bagagli, secondo la normativa di riferimento, e viaggeranno a una velocità di crociera di circa 280 km/h. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una idrosuperficie permanente, che consiste nella disponibilità di uno specchio d’acqua adeguato alle operazioni (e quindi con specifici requisiti di lunghezza, di assenza di ostacoli, ecc.), di una struttura di approdo a terra e di uno spazio in cui i mezzi possono avvicinarsi alla costa e attraccare come normali imbarcazioni anche per il carico e scarico passeggeri, di una barca di appoggio per garantire l’assistenza e la sicurezza delle operazioni, di una superficie a terra con struttura di ricevimento passeggeri, uffici, primo soccorso, servizi igienici e servizi di ristorazione. L’idrosuperficie permanente si integra perfettamente con le aree attrezzate per la balneazione e con le attività del turismo nautico. Infine, si tratta di mezzi a bassissimo impatto ambientale perché dotati di motori che bruciano il 100% del carburante utilizzato, con un ridotto livello di inquinamento acustico e con possibilità di operare senza la necessità di alcuna costruzione stabile.

Recentemente gli idrovolanti, nati per utilizzi prettamente bellici, sono stati impiegati su svariati fronti (contrasto agli incendi boschivi, individuazione o recupero delle persone, trasporto aereo tra differenti città evitando la congestione del traffico stradale), ma in questo caso l’obiettivo è implementare la rete di mobilità turistica tra Italia e Grecia, come succede in modo abbastanza diffuso negli Stati Uniti, alle Bahamas, ai Carabi, in Canada, alle Maldive, alle Fiji, in Australia, in Brasile, in Indonesia, in Thailandia e in Europa in Svezia, Finlandia, Islanda e Germania. Attualmente infatti ci sono molte possibili vie di connessione marittima tra le due sponde del Canale d’Otranto, ma molte di esse sono prettamente stagionali, mentre la connessione aerea è limitata a due o tre scali per ciascuna nazione. Con il progetto Swan diventa possibile il collegamento tra diverse città individuate nella macroregione Italia-Grecia e richiede solo poche opere civili, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza per raggiungere le destinazioni scelte.

“È un progetto - spiega il sindaco Pippi Mellone - lungimirante, che guarda lontano, che ci consente di puntare con decisione alle rotte del turismo internazionale. Con gli idrovolanti la Grecia, una delle mete estive predilette dagli italiani, sarà a un’ora di volo da noi. E, naturalmente, anche la nostra città e tutto il Salento saranno a portata di volo da chi dalla Grecia sceglierà di aggiungere il nostro territorio alla sua vacanza. In modo facile, comodo e rapido. Consideriamo il finanziamento non un approdo, ma un punto di partenza, perché abbiamo il dovere adesso di lavorare perché Nardò, grazie all’esistenza dello scalo degli idrovolanti, diventi crocevia di altri collegamenti su terra. Ci giochiamo una carta clamorosa sulla partita dei trasporti, che vede il Salento e la Puglia vistosamente in difficoltà. Ma lo sviluppo della città passa inevitabilmente da queste cose. Ci tengo a ringraziare l’ingegnere Gianluca Manieri per il prezioso supporto tecnico e l’ex assessore Graziano De Tuglie, che per primo ha creduto in questa opportunità”.

“Impossibile pensare - aggiunge l’assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo Giulia Puglia - allo sviluppo economico e sociale della città e alla valorizzazione delle nostre risorse senza avere la possibilità di un rientrare nei percorsi di un adeguato sistema di trasporti. Siamo un territorio con moltissimi problemi da questo punto di vista, ma con il progetto Swan stiamo cogliendo una opportunità eccezionale. Da oggi abbiamo un motivo in più, molto efficace, per le nostre politiche sul marketing e sul turismo”.

                                                                                                    Ufficio stampa