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BONCURI, LIBERATI ANCHE GLI ULTIMI MODULI Il campo è stato definitivamente chiuso

COMUNICATO STAMPA

Lunedì 16 ottobre 2017

BONCURI, LIBERATI ANCHE GLI ULTIMI MODULI

Il campo è stato definitivamente chiuso. I dieci ospiti rimasti saranno ospiti della diocesi

 Chiude definitivamente il villaggio d’accoglienza per lavoratori migranti di Boncuri. Oggi gli ultimi quattro moduli abitativi sono stati liberati dai dieci ospiti rimasti, che sono legati al territorio neretino da contratti di lavoro non stagionali e che, come previsto da un accordo raggiunto in Prefettura, saranno ospitati da stasera in immobili di proprietà della diocesi, anche grazie al sostegno economico di Cassa Amica. Anche questi quattro moduli, come è già avvenuto per gran parte delle strutture del campo, saranno smontati nelle prossime ore e trasferiti in un deposito. Il campo sarà poi nuovamente allestito a giugno 2018, alla vigilia della nuova stagione di raccolta.

Si chiude dunque nei tempi previsti la positiva esperienza del villaggio realizzato dalla Regione Puglia nell’area adiacente a Masseria Boncuri e intitolato a Stefano Fumarulo (il dirigente regionale alle politiche per le migrazioni e per l’antimafia sociale deceduto lo scorso 12 aprile), che ha risolto, una volta per tutte, il complesso e datato problema dell’accoglienza dei braccianti stagionali sul territorio di Nardò.

“Abbiamo dato una risposta alla città - dice il sindaco Pippi Mellone - tutelandone l’immagine e garantendo dignità ai braccianti. Sono convinto che di fronte ai fenomeni migratori occorra agire così, a tutela dei lavoratori e soprattutto a tutela dell’ordine pubblico e del decoro delle città ospitanti. Le migrazioni esistono, non si può far finta di nulla, ma bisogna governare il fenomeno. Con il campo, peraltro, abbiamo dato alle forze dell’ordine la possibilità di tenere sotto controllo la situazione e di allontanare da Nardò chi non fosse in regola. La curia poi, con la sensibilità di monsignor Filograna, ha ritenuto di dover venire incontro ai lavoratori rimasti sul territorio e che stavano avendo difficoltà a trovare un alloggio alternativo”.

                                                                                                       Ufficio stampa