Questo sito utilizza i cookie che consentono di erogare servizi agli utenti. Continuando la navigazione si acconsente all'uso dei cookie.

A- A A+
pensa pug logo400    Logo Emoundergrounds1

Valuta il servizio: faccinasiPositivo     faccinasoSufficiente     faccinanooNegativo

RANDAGISMO, I PRIMI CINQUE CANI TORNANO A SCODINZOLARE IN CITTÀ

COMUNICATO STAMPA Lunedì 25 settembre 2017

RANDAGISMO, I PRIMI CINQUE CANI TORNANO A SCODINZOLARE IN CITTÀ

Sono stati curati e sterilizzati. Acquistato anche un lettore microchip

Sono stati reimmessi in città i primi cinque cani accalappiati nei mesi scorsi, sottoposti a un periodo di cura e sterilizzazione e quindi idonei per essere introdotti nuovamente sul territorio. Si tratta di cinque cani di taglia media o piccola, presi in consegna dal canile Karà di Corigliano d’Otranto e riportati, di fatto, sul luogo dell’accalappiamento. L’operazione è stata compiuta dagli agenti della Polizia Locale alla presenza del consigliere delegato al Randagismo Gianluca Fedele. Ad attendere i cani nei luoghi delle reimmissioni le volontarie dell’associazione Mai più randagio, che hanno fornito ciotole con acqua e cibo e che monitorano la liberazione, il primissimo ambientamento degli animali per strada e il loro spirito di adattamento al nuovo contesto. Le stesse volontarie nei prossimi giorni doteranno i cani di un collare e di una medaglietta con la dicitura “Comune di Nardò” al fine di rendere riconoscibile la loro presenza nei quartieri. L’ufficio veterinario della Asl ha comunicato al Comune di Nardò l’idoneità alla reimmissione di un totale di sedici cani e i restanti undici torneranno a scodinzolare per le vie della città nelle prossime settimane.

“La novità significativa - spiega il consigliere Gianluca Fedele - è che si tratta della prima reimmissione dopo molti anni e quindi del completamento del ciclo accalappiamento/cura/liberazione, visto che in passato le comunicazioni della Asl restavano lettera morta. Questa operazione ha una doppia valenza, economica e civile.Da un lato infatti c’è per l’ente un risparmio di diverse migliaia di euro di costi per i canili che possono essere investite su altri fronti, dall’altro c’è un approccio serio e responsabile al fenomeno del randagismo, senza nascondere la polvere sotto al tappeto rappresentata da chi abbandona i cani. Dispiace che a fronte di tutto questo e un impegno non trascurabile di tempo e risorse, ignoti nel giro di 24 ore hanno miseramente sottratto le ciotole che erano state poste in strada a beneficio dei cani liberati. C’è sempre qualcuno non perfettamente in linea con la civiltà e le buone abitudini”.

L’altra novità legata alla questione del randagismo e della lotta all’abbandono è l’acquisto da parte del Comune di Nardò di un lettore microchip per il controllo e la verifica di cani e gatti smarriti o randagi. Lo strumento permetterà agli agenti di Polizia Locale di effettuare le operazioni di riconoscimento del codice identificativo di un cane o un gatto vagante oppure, in casi peggiori, verificare la presenza dello stesso microchip.

Ufficio stampa