La giunta approva il piano comunale delle coste. Il piano delle coste comunale è divenuto realtà. E così fra qualche mese cittadini e turisti potranno trascorrere le loro vacanze sugli stabilimenti balneari che presto vedranno la luce sul litorale delle marine di Nardò, da Torre Squillace a Torre Inserraglio, da Sant’Isidoro a Santa Caterina, dall’Aspide alle Quattro Colonne. Per prendere il sole su comode piattaforme o per leggere il proprio libro preferito, fra sdraio e ombrelloni, in riva ai nostri mari, non sarà più necessario essere soci dei pochi esclusivi circoli che fino ad oggi beneficiavano, quasi in esclusiva, di piattaforme. La giunta comunale, come da calendario, ha adottato il piano comunale delle coste, redatto da tecnici interni (ing. Piero Formoso, ing. Nicola D’Alessandro, ing. Antonella Fiorentino con la collaborazione di tutto il personale tecnico e amministrativo dell’area urbanistica) e tre esterni (ing. Antonio Vaglio, dott. Sergio Fai e dott. Andrea Vitale).
Il sindaco è molto soddisfatto del lavoro svolto. “Abbiamo potuto contare su ottimi professionisti” ha riferito più volte agli amministratori più vicini. Ci hanno lavorato per diversi mesi esaminando studi geologici, rilevanze archeologiche, baie, anse, abitudini dei bagnanti. Sempre tenendo in riferimento i criteri indicati dalla normativa regionale e l’orientamento dell’amministrazione comunale, più volte ribadito dal sindaco Marcello Risi: “Gli stabilimenti balneari lungo il litorale ci consentono finalmente di far crescere ulteriormente il livello dell’offerta dei servizi turistici nel nostro territorio.
Chi deciderà di trascorrere nelle marine di Nardò le sue vacanze, e per fortuna sono sempre di più, potrà scegliere tra luoghi incontaminati e impervi, la baia incantevole di Porto Selvaggio e gli stabilimenti balneari su piattaforma che consentiranno di godere del nostro mare dalla scogliera, ma con comodità che finora non potevano esserci”. Gran parte del litorale resta, tuttavia, destinato a spiaggia libera. “La costa con destinazione di spiaggia libera è superiore, per estensione, al rapporto minimo previsto dalla Regione”, spiega l’assessore al turismo Maurizio Leuzzi. Si è voluto in tal modo tutelare tutti i bagnanti che amano lo scoglio “puro” e non modificare la fisionomia del litorale. “Coniugare ambiente e sviluppo turistico e salvaguardare l’enorme patrimonio naturalistico del nostro litorale: sono gli obiettivi che ci siamo imposti e ritengo che si sia giunti ad una equilibrata sintesi” commenta l’assessore all’ambiente Francesca De Pace. “Raccogliamo i frutti di un lavoro cominciato nel 2012.
Non sono mancati momenti di confronto e contenziosi, ma abbiamo portato a termine un procedimento complesso che avrà effetti preziosi per la nostra città”. Sono le prime dichiarazioni, a delibera approvata, dell’assessore Flavio Maglio, il quale nella prima parte dell’amministrazione Risi, con la delega al Demanio, aveva impostato le basi del lavoro di pianificazione. Il piano prevede 20 stabilimenti balneari e 10 spiagge libere con servizi. In caso di più domande per un singolo sito si procederà a comparazione. L’ufficio è già al lavoro per istruire tutte le istanze pervenute.Il sindaco spinge perché le istruttorie si chiudano il più presto possibile. “La Puglia corre e si appresta a superare per presenze turistiche Sardegna e Toscana” spiega Marcello Risi. E, corsa nella corsa, Nardò si candida ad un ruolo di città protagonista nel Salento che cresce.