COMUNICATO STAMPA 28 marzo 2017
RIFIUTI E TUTELA AMBIENTALE - “SPORCACCIONI” NEL MIRINO, ALTRI 22 ACCERTAMENTI GRAZIE ALLE FOTOTRAPPOLE
Continua l’offensiva contro l’abbandono di rifiuti
Continua l’offensiva dell’amministrazione comunale contro gli abbandoni incontrollati di rifiuti sul territorio cittadino. Grazie alle “fototrappole” in dotazione alla Polizia Locale e piazzate sui cosiddetti siti “a rischio”, è possibile immortalare infatti la flagranza dell’illecito ambientale e punire i trasgressori. L’ultima ondata di accertamenti ha consentito di individuare altre 22 violazioni di norme in materia ambientale e quindi altrettanti responsabili.
Gli “occhi elettronici” distribuiti sul territorio dagli uomini del comandante Cosimo Tarantino sono in grado di riprendere il luogo h24, anche per mezzo di sensori notturni. La visione dei relativi filmati consente l’individuazione dei responsabili degli abbandoni, ai quali sono contestati vari illeciti (amministrativi e/o penali) relativi, come detto, a violazione di norme nazionali e locali in materia ambientale. Il tutto ovviamente nel pieno rispetto delle norme sulla privacy e sempre di concerto con la competente autorità giudiziaria. Non solo, gli stessi responsabili sono poi segnalati agli uffici competenti al fine di verificare la regolarità della posizione relativa alla Tari e in molti risultano non in regola e quindi vengono censiti.
“C’è chi continua a sfregiare senza ritegno il nostro bellissimo territorio - commenta l’assessore all’Ambiente e alla Polizia Locale Graziano De Tuglie - facendo prevalere l’ignoranza e l’inciviltà sulla legalità e il rispetto del contesto che ci circonda. Faremo controlli e accertamenti sistematici contro questa brutta abitudine, non solo grazie alle “fototrappole”. Peraltro, l’offensiva contro l’abbandono scriteriato dei rifiuti sta consentendo anche di interrompere il furbesco anonimato di molti che in questo modo pensano di evadere la Tari. Ricordo che è sempre possibile collaborare in maniera concreta, facendo segnalazioni anonime e fornendo dati oggettivi (foto, video, ecc.) che consentano di risalire in maniera certa agli autori dell’illecito”.
Ufficio Stampa