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DECORO URBANO E SICUREZZA - VITA DURA PER RAMI E CESPUGLI CHE “INVADONO” STRADE E MARCIAPIEDI

COMUNICATO STAMPA Giovedì 24 novembre 2016

DECORO URBANO E SICUREZZA - VITA DURA PER RAMI E CESPUGLI CHE “INVADONO” STRADE E MARCIAPIEDI

Chi non provvede al taglio pagherà l’intervento d’ufficio e una sanzione sino a 594 euro

I proprietari di giardini, terreni e altri spazi privati, che non provvedono al taglio di rami, cespugli e altra vegetazione che “invade” le strade pubbliche, saranno ora costretti a pagare le spese dell’intervento e una multa. È la sostanza di una ordinanza del sindaco Pippi Mellone che intende risolvere il problema diffusissimo in città, nelle periferie e nelle marine, dell’abbondante sviluppo di piante, siepi, rami o di alberi pericolanti che insistono sulle proprietà private e finiscono sulla superficie di strade e marciapiedi, rappresentando ovviamente un pericolo per l’incolumità dei pedoni e degli automobilisti (soprattutto in caso di eventi atmosferici molto forti), ma anche un motivo significativo di degrado. L’obiettivo quindi è quello di eliminare i rischi di queste situazioni, tutelare l’incolumità dei cittadini e garantire il regolare transito pedonale e veicolare, oltre che naturalmente il decoro urbano.

Nel caso in cui i proprietari non rispettino gli obblighi dell’ordinanza, dunque, l’amministrazione comunale provvederà d’ufficio, ma a spese degli interessati. Inoltre, la violazione comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa prevista dal Testo Unico degli Enti Locali, cioè da 25 a 500 euro. O alternativamente della sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada, cioè da 148 a 594 euro. Oltre a questo, l’ordinanza evidenzia che in caso di danni a cose e persone, i proprietari dei siti restano gli unici responsabili in sede civile e penale.

“Non ci sarà alcuna tolleranza - annuncia l’assessore all’Ambiente Graziano De Tuglie - perché ritengo sia assolutamente inaccettabile che l’incuria e, in certi casi, l’inciviltà dei privati comporti un grosso sforzo degli enti pubblici in termini di soldi, tempo e forza lavoro. Chi viola l’ordinanza, sarà costretto a pagare l’intervento d’ufficio e anche una sanzione. Mi auguro che serva anche da deterrente, oltre che come strumento per sensibilizzare chi intende contribuire davvero al decoro urbano, che evidentemente è o dovrebbe essere una esigenza di tutti”.

                                                                                                                 Ufficio Stampa