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INVARIATA LA TARI, L’AUMENTO DEL 30% NON CI SARÀ

COMUNICATO STAMPA Venerdì 5 giugno 2020

INVARIATA LA TARI, L’AUMENTO DEL 30% NON CI SARÀ

Nonostante contenziosi, nuove regole e rialzi del settore rifiuti, la bolletta è uguale al 2016

La bolletta della tassa sui rifiuti non subirà variazioni al rialzo rispetto allo scorso anno e il temuto aumento (sino al 30%) dunque non ci sarà. La giunta guidata dal sindaco Pippi Mellone ha dato il via libera questa mattina all’emissione degli avvisi Tari sulla base della tariffa 2019.

In buona sostanza, i neretini quest’anno riceveranno bollette Tari identiche a quelle dell’anno scorso, evitando così aumenti che rischiavano di essere del 30% rispetto al 2019. Di fatto, dal 2016 a oggi non è cambiato il “peso” sulle famiglie di Nardò della tassa sui rifiuti. Un fatto provvidenziale e sorprendente in un settore, quello dei rifiuti, in cui - per ragioni particolari e più generali - c’è una costante tendenza al rialzo dei costi e quindi degli aggravi fiscali per i cittadini. Vale la pena ricordare la necessità dell’ente di fronteggiare la spesa per contenziosi (Progetto Ambiente e Tefa) risalenti addirittura al 2010, ma anche la norma del governo Renzi che attribuì ai pagatori diligenti il compito di coprire il “buco” di bilancio causato dai morosi. Non ultima la situazione generale dei rifiuti in Puglia, che ha carenza di impianti e quindi un ciclo che è ancora oggi tutt’altro che chiuso, con gli inevitabili effetti anche di natura finanziaria che questo comporta. Fattori che hanno fondamentalmente neutralizzato la riduzione del 10% delle bollette Tari delle annualità 2017 e 2018, resa possibile grazie a una incisiva azione di razionalizzazione dei costi dell’amministrazione Mellone.

Le scadenze della Tari 2020 sono fissate al 31 luglio, 31 ottobre e 31 dicembre 2020.      

“La Tari a Nardò, solo a Nardò - sottolinea con forza il sindaco Pippi Mellone - è uguale al 2016, in un contesto in cui i costi del settore sono lievitati senza controllo e ovviamente, complice anche la pandemia, lo stesso costo della vita è salito. Peraltro, se non ci fossero i contenziosi del passato e la mancata lotta all’evasione degli anni scorsi, le solite zavorre avute in eredità, potremmo agire con decisione sugli importi in bolletta, come accaduto per le annualità 2017 e 2018”.

“Il momento storico è delicato dal punto di vista economico e sociale - puntualizza l’assessore ai Tributi Gianpiero Lupo - ed è molto importante essere riusciti ad evitare bollette più pesanti. Anche questo nel quadro delle azioni che abbiamo messo in campo per cercare di non far pesare o far pesare meno gli effetti dell’emergenza sanitaria”.

                                                                                                              Ufficio stampa