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LA NARDÒ CICLABILE NON SI FERMA E RILANCIA, OBIETTIVO ALTRI 6,3 KM DI PERCORSI

LA NARDÒ CICLABILE NON SI FERMA E RILANCIA, OBIETTIVO ALTRI 6,3 KM DI PERCORSI

In continuità con Ciclonardò, un nuovo progetto candidato a un finanziamento Por La Nardò ciclabile non si ferma, anzi rilancia.

L’amministrazione comunale ha candidato un nuovo progetto da circa 800 mila euro, relativo a percorsi ciclabili e ciclopedonali, ad un avviso del Por Puglia FESR - FSE 2014-2020 - Asse IV - Azione 4.4, con l’obiettivo di “cucire” insieme le arterie ciclopedonali della città e connettere in maniera strategica la città al mare. La mobilità ciclopedonale neretina, avviata nel 2010 con la realizzazione del primo percorso ciclabile in sede propria su via Caduti di Nassirija e sostanziata nel 2018 con Ciclonardò, progetto finanziato con 1 milione e 420 mila euro e già in cantiere, mette nel mirino altre risorse, utili a nuovi percorsi in grado di estendere la rete alle aree suburbane della città e alle marine, assumendo connotati turistici ed escursionistici. “Nardò è ancora una volta in pista - dice con orgoglio il sindaco Pippi Mellone - e stavolta l’idea è quella di connettere la città con il mare, le nuove piste ciclabili urbane con i luoghi strategici del territorio. È stato fatto un gran lavoro dal punto di vista tecnico, coerente con la nostra visione e il grande sforzo di programmazione che facciamo ogni giorno, ci aspettiamo che il progetto venga premiato”. I nuovi percorsi del progetto redatto dall’ingegnere Federica Rainò si snoderanno tra strade urbane a medio e basso traffico, percorsi secondari in battuto e un asse viario di collegamento tra nucleo cittadino e località balneari. Per un totale di 6,3 km che si aggiungono ai preesistenti 14,4 km per un totale di oltre 20 km di percorsi di mobilità ciclabile per la città, che vanno a formare quasi una “bicipolitana”. Il primo tratto è via Francesco Antico, strada ad unica corsia di circa 200 metri in posizione strategica e di collegamento tra l’ultimo tratto della pista ciclabile di via Caduti di Nassiriya e il costruendo Urban Park dell’Incoronata. Il secondo tratto connetterà l’Urban Park a via Masserei (tracciato storico della Via Sallentina in corso di riqualificazione) lungo via vecchia Incoronata per circa 1 km, incrociando la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Si tratta di un tratto in parte asfaltato e in parte sterrato, che sarà interamente riqualificato valorizzando il suo potenziale paesaggistico e turistico e che potrà essere impiegato come alternativa ai percorsi verso le marine (attraverso la diretta connessione con via Masserei e via La Riggia, infatti, sarà possibile raggiungere Portoselvaggio o Torre Inserraglio intercettando la litoranea). Il terzo tratto, di poco più di 500 metri, inizia dalla rotatoria di prossima realizzazione nell’ambito del progetto Ciclonardò tra via Cuoco e via Bonfante, e termina lungo la curva di raccordo con corso Italia. La nascita di una cittadella dello sport in via Cuoco (riqualificazione del polivalente e realizzazione del nuovo palazzetto) determinerà nel prossimo futuro un notevole incremento di utenze su questo tratto di connessione con arterie di notevole importanza per il tessuto urbano. Il quarto tratto sarà su via Benedetto Leuzzi, l’asse viario principale tra la città e la costa, che coincide interamente con la Ciclovia dei Tre Mari, di importanza nazionale. Il tratto prende avvio dalla connessione con via Caduti di Nassiriya e prosegue per una distanza di circa 2,10 km fino ad Oasi Tabor. Il quinto tratto, infine, sfrutterà via Taverna, che sarà riqualificata, per mettere in connessione via Leuzzi, l’area delle Cenate, gli antichi sentieri della Via Sallentina e la costa. Tutto il percorso, oltre le opere prettamente edilizie, sarà arricchito da panchine, rastrelliere per biciclette e cestini portarifiuti. “L’obiettivo - aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti - è ambizioso come al solito, cioè “cucire” le arterie ciclo-pedonali della città, istituirne di nuove e connettere in maniera strategica le marine e le aree periferiche di interesse storico e paesaggistico al tessuto urbano. Puntiamo molto su questo progetto e siamo fiduciosi”. Nel complesso il progetto sviluppa 700 metri su infrastruttura ciclabile dedicata, 2,1 km su percorso ciclopedonale in sede propria, 1,9 km su percorso promiscuo veicolare e ciclabile su fondo naturale, 1,2 km di percorso ciclo-escursionistico. Di fatto, crea una connessione strategica tra istituti scolastici (scuola dell’infanzia di via Marinai d’Italia e istituto “Moccia”), luoghi a valenza culturale (Museo del Mare Antico e area delle Cenate), parchi (Urban Park e Portoselvaggio), impianti sportivi (cittadella dello sport), luoghi di culto (chiesa dell’Incoronata, chiesa delle Cenate), tracciati ciclabili (Ciclovia dei Tre Mari, Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, Via Sallentina), fermate del trasporto pubblico locale e regionale. “Per Nardò - aggiunge il consigliere delegato alle problematiche concernenti la mobilità sostenibile e il cicloturismo Marcello Greco - questo è un progetto di vitale importanza, perché potrà consentirci di fare “rete” tra i percorsi esistenti e di dare l’impulso decisivo allo sviluppo della mobilità lenta nella nostra città, non solo a beneficio dei neretini”. Ufficio stampa