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MARE, DEPURAZIONE E “SCARICO ZERO”, NARDÒ “PUNTA” LA QUINTA VELA

COMUNICATO STAMPA Sabato 16 giugno 2018

MARE, DEPURAZIONE E “SCARICO ZERO”, NARDÒ “PUNTA” LA QUINTA VELA

Per Natalizio sarà determinante il riuso dei reflui e l’eliminazione dello scarico a mare

L’assegnazione delle “vele” al mare di Puglia da parte di Legambiente e Touring Club Italiano (ieri a Bari c’è stata la presentazione della guida “Il mare più bello 2018”) ripropone, tra le altre cose, il tema della depurazione delle acque, antica emergenza soprattutto nella fascia jonica del Salento, dove perlopiù si utilizzano depuratori vecchi e inefficaci e dove si scarica ancora in mare. Il Comune di Nardò, com’è noto, ha intrapreso con Regione Puglia e Aqp l’innovativo percorso dello “scarico zero”, in grado di invertire finalmente la rotta rispetto alla vecchia logica.

“Le 4 vele del comprensorio Alto Salento Jonico - è la soddisfazione dell’assessore all’Ambiente Mino Natalizio - sono un buon risultato, ma ovviamente la nostra legittima aspirazione è quella di aggiungere la quinta vela, per la quale risulterà decisivo il completamento del progetto Scarico Zero. Un fronte che ci tiene impegnati quotidianamente con Regione, Aqp e Comune di Porto Cesareo e che ci porterà finalmente ad avere un sistema virtuoso che chiude il ciclo delle acque in terra, senza sprecarle e senza sversare i reflui in mare. Siamo ad un livello abbastanza avanzato di progettazione, che ci fornisce un vantaggio significativo rispetto alla situazione della maggior parte dei comuni costieri salentini. È evidente che un sistema di depurazione efficace sarà determinante per innalzare la qualità del mare e quindi per l’assegnazione della quinta vela. Nardò, del resto, in passato ha potuto ripetutamente fregiarsi del massimo riconoscimento, che certifica anche la bontà delle scelte politiche e amministrative di chi ha la responsabilità di governo nei territori. Nessuna politica di incentivazione turistica e di promozione del territorio potrà essere davvero efficace fino a quando non riusciremo a risolvere la “grana” della depurazione. E pensiamo di essere vicini all’obiettivo più di quanto lo siamo mai stati”.

                                                                                          Ufficio stampa