COMUNICATO STAMPA
Lunedì 16 aprile 2018
SI GIRA A NARDÒ IL CORTOMETRAGGIO SUL “BAMBINO” GIOVANNI FALCONE
Da domani a domenica il centro storico sarà il set de U Muschittìeri del regista Vito Palumbo
Si gira a Nardò U Muschittìeri, un cortometraggio su Giovanni Falcone, la storia di un bambino che lotta per superare le sue paure e nello stesso tempo la narrazione della genesi di una delle figure più importanti della storia del nostro Paese. Un bambino che diventerà un magistrato che combatterà Cosa Nostra.
Il “bambino” Giovanni Falcone è stato raccontato per primo dallo scrittore palermitano Angelo Di Liberto nel suo libro Il bambino Giovanni Falcone. Un ricordo d’infanzia nella riedizione 2017 della Mondadori ed è pronto a farlo anche sul grande schermo il regista pugliese Vito Palumbo, Premio speciale della giuria ai Nastri d’Argento 2015 con il suo corto Child K sull’olocausto dei disabili per mano nazista. U Muschittìeri è il punto di vista di un bambino sul mondo ed è un cortometraggio prodotto dalle pugliesi Recplay di Roberta Putignano, Intergea di Donatella Altieri e Beagle Media di Vincenzo De Marco, in coproduzione con Raicinema e con il patrocinio morale della Fondazione Falcone e del Comune di Palermo. Hanno firmato la sceneggiatura lo stesso regista, oltre ad Angelo Di Liberto, Giuseppe Triarico, Giuseppe Isoni e Andrea Brusa. Direttore della fotografia è il maestro Daniele Ciprì (È stato il figlio, La buca). Ad interpretare il piccolo Giovanni Falcone sarà Gabriele Provenzano, già presente nella Mafia uccide solo d’estate 2, accanto a lui, nei panni di Maria Falcone, la piccola Daria Civilleri. Nei ruoli dei genitori di Giovanni, Arturo e Luisa, due attori di grande prestigio come David Coco (L’uomo di vetro, Il cacciatore) e Simona Cavallari (Il capo dei Capi, Squadra antimafia - Palermo oggi).
La storia. Palermo, 1946. Giovanni è un bambino di sette anni, con la passione per I tre moschettieri e una terribile paura del buio. La vigilia dell’Immacolata, suo padre Arturo gli svela in anteprima lo splendido presepe di famiglia. Giovanni rimane impressionato dal “Guercio”, inquietante figura di un pastore dalla faccia rubizza e dall’aspetto minaccioso: un orco che si aggira tra i placidi e angelici migranti che vanno a rendere omaggio al Bambinello. Dopo un omicidio per strada, in città, Giovanni intuisce che anche il padre, responsabile dell’Ufficio Igiene e Prevenzione del Comune, è minacciato per via di un permesso che non vuole rilasciare. Così, come un eroico moschettiere armato di spada di legno, cappello e pettorina crociata, vigila sul presepe in un clima di tensione mista a gioco. Il secondo omicidio per mano ignota nelle strade di Palermo non lascia dubbi al bambino: suo padre è davvero in pericolo e il grande manovratore è il Guercio.
“Non si deve essere necessariamente eroi per combattere il male - spiega Vito Palumbo - anzi il mio intento è quello di smitizzare la figura di Giovanni Falcone. Potrebbe sembrare un obiettivo negativo, ma non lo è. Voglio raccontare una bellissima storia di umanità e coraggio, di un bambino normalissimo, come tutti gli altri, che lo riavvicini a noi e ci faccia credere che il “miracolo” può ripetersi”.
Le riprese inizieranno domani, martedì 17 aprile, e proseguiranno sino a domenica 22 aprile. Oltre a Nardò, con la location scelta di via De Pandi, gli altri centri interessati dalle riprese saranno Lecce e Martano. In questi giorni saranno chiuse al traffico via De Pandi, via Immacolatella e via San Lorenzo (naturalmente sarà consentito l’accesso ai residenti).
“Non è una novità che Nardò piaccia al cinema - dice l’assessore alla Cultura Ettore Tollemeto - e ovviamente siamo molto contenti di questo vista l’enorme forza che ha la settima arte. In questo caso siamo contenti un po’ di più per il valore simbolico di questo cortometraggio che racconta per la prima volta sul grande schermo un profilo poco conosciuto della vita di un grande italiano come Giovanni Falcone”.
“Siamo una meta importante del cineturismo regionale - ricorda l’assessore al Turismo Giulia Puglia - e questo lavoro di Vito Palumbo rinforzerà il legame tra la nostra città e il cinema, tra Nardò e chi viaggia seguendo le rotte e i luoghi visti sul grande e sul piccolo schermo”.
Ufficio stampa