Oggetto: concessione gestione ed efficientamento di pubblica illuminazione.
Come abbiamo già avuto modo di dichiarare, il sindaco e la giunta comunale di Nardò seguono con molta attenzione gli sviluppi dell'inchiesta sui lavori di metanizzazione di Ischia e nel casertano. Se dovessero emergere riscontri alle dichiarazioni di un pentito secondo il quale la camorra potrebbe aver acquisito, tramite prestanome, quote societaria della Cpl Concordia, l'amministrazione comunale di Nardò riesaminerà il procedimento della concessione del servizio di gestione ed efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione, affidata a seguito di regolare gara, ad un gruppo di imprese di cui la Cpl Concordia è parte. Non abbiamo alcun elemento che ci porti a ritenere che vi siano state illegittimità di qualsivoglia natura nel procedimento di gara. Prima di procedere alla stipula del contratto di appalto l’amministrazione comunale ha richiesto e sollecitato alla Prefettura di Modena (la Cpl Concordia ha sede a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena) la trasmissione delle informative antimafia.
La prima richiesta, a firma del Dirigente dell’Area Funzionale 1 Ing. Nicola D’Alessandro è del 22 agosto 2014. L’Ing. D’Alessandro, attesi due mesi, prima di procedere alla stipula del contratto, il 28 ottobre 2014 ha ritenuto di inoltrare sollecito alla Prefettura di Modena (nota trasmessa via PEC). L’ing. D’Alessandro, allega notizie di stampa che riportano dichiarazioni del boss pentito dei Casalesi Antonio Iovine, il quale avrebbe parlato di affari fra la camorra e la cooperativa modenese. L’amministrazione comunale, a mezzo del suo dirigente, richiede alla Prefettura di Modena, “a fronte delle allegate notizie di stampa, espresse assicurazioni sull’esistenza di ragioni impeditive per gli effetti della normativa antimafia per la stipula del contratto di appalto”. La Prefettura di Modena risponde il 10 novembre 2014 per comunicare che a carico della Cpl Concordia Società Cooperativa e dei relativi soggetti per i quali la legge richiede la certificazione antimafia “non sussistono cause di decadenza, di sospensione e di divieto previste dal codice antimafia”. Il viceprefetto Dott. Finizio precisa: “Nei confronti della Cpl Concordia non sono emersi, alla data odierna, tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionarne le scelte e gli indirizzi”. Il contratto è stato, quindi, sottoscritto nel dicembre 2014. Dal 2 aprile 2015 diversi organi di informazione, nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti pagate per i lavori di metanizzazione di Ischia e nel casertano, hanno riportato uno stralcio della deposizione di Antonio Iovine, l’ex boss diventato collaboratore di giustizia: “I rapporti con la Cpl Concordia furono gestiti da Zagaria Michele per il tramite di Piccolo Antonio (…)”. La stampa riporta una deduzione di Iovine. “Ritengo, conoscendo Zagaria e sapendo come lo stesso è solito muoversi rispetto a operazioni economiche così grosse, come è stato l’accordo con la Concordia per la metanizzazione dell’Agro Aversano, che Zagaria, tramite dei prestanome, sia entrato nella Cpl acquisendone delle quote societarie”. Queste notizie giornalistiche, verosimilmente riprese dagli atti giudiziari, sono state attentamente valutate dall’amministrazione comunale di Nardò. Al momento, trascorsi dieci giorni, non siamo a conoscenza di ulteriori dettagli. L’Amministrazione Comunale di Nardò ritiene, tuttavia, di dover nuovamente richiedere l’intervento della Prefettura di Modena per sapere sesuccessivamente alla stipula del contratto siano stati accertati elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa nella Cpl Concordia, chiedendo, espressamente, l’interessamento delle Prefetture di Napoli e di Caserta.
Il sindaco Avv. Marcello Risi
L’assessore ai lavori pubblici Ing. Antonio Filograna