Questo sito utilizza i cookie che consentono di erogare servizi agli utenti. Continuando la navigazione si acconsente all'uso dei cookie.

A- A A+
pensa pug logo400    Logo Emoundergrounds1

Valuta il servizio: faccinasiPositivo     faccinasoSufficiente     faccinanooNegativo

Ordinanza lavoro nei campi: respinto dal Tar ricorso imprenditori agricoli

Questa mattina il Presidente della terza sezione del TAR di Lecce, Luigi Costantini, ha respinto la richiesta di sospensione cautelare monocratica presentata da sette tra le più grosse imprese agricole del territorio contro l'ordinanza con cui il Sindaco di Nardò, Pippi Mellone, nei giorni scorsi, al fine di tutelare le condizioni igienico-sanitarie dei lavoratori nelle campagne, evitandone lo sfruttamento, ha vietato fino al 31 agosto di farli lavorare, dalle ore 12 alle 16. Ciò in quanto nei mesi di luglio e agosto quelle ore sono notoriamente contraddistinte da temperature elevatissime e, quindi, in condizione rischiosa per la salute dei lavoratori, tant'è che la scorsa stagione estiva si verificò nelle campagne di Nardò il decesso di un lavoratore extracomunitario, così come altrove altri eventi luttuosi hanno caratterizzato la recente storia dei lavoratori agricoli. 

 

A seguito della notifica del ricorso da parte delle sette aziende, il Comune ha incaricato l'Avv. Paolo Gaballo per difendersi in giudizio.

Il TAR, accogliendo le tesi difensive dell'Avv. Gaballo, ha respinto la richiesta di sospensione monocratica avanzata dalle aziende per diverse ragioni. In particolare il TAR ha evidenziato che l'ordinanza del Sindaco risulta adeguatamente motivata per la salvaguardia della salute dei lavoratori nelle campagne, che comunque, in presenza di condizioni climatiche favorevoli, gli interessati potrebbero chiedere una rimodulazione del divieto e, al di là del generico richiamo ai contratti nazionali di lavoro, da parte delle aziende ricorrenti, nulla esclude che le ore di sospensione possano essere recuperate nell'arco temperale della giornata. 

Oltre a negare la misura cautelare monocratica, il TAR ha fissato per il 6 settembre l'udienza per la trattazione collegiale dell'istanza di sospensione dell'ordinanza sindacale, ma in quella data l'ordinanza avrà già cessato i suoi effetti, valendo fino al 31 agosto.  

"Il TAR - ha dichiarato il Sindaco Pippi Mellone - ha preso in esame i motivi che hanno portato all'emanazione del provvedimento, spiegando che lo stesso sia supportato da motivi di ordine igenico-sanitario, quali la riduzione dei rischi per la salute del personale impegnato nel lavoro nei campi. A settembre ci sarà un tavolo tecnico con tutte le parti sociali e gli enti coinvolti, in modo da pianificare, già da quest'anno, tutta l'accoglienza e un sistema di lavoro a misura d'uomo. Da ciò ne trarranno beneficio tutti. Ridaremo dignità tanto ai lavoratori quanto alle imprese e ai loro prodotti". 

Soddisfazione è stata espressa anche dal legale che ha difeso in giudizio il Comune di Nardò, l'Avv. Paolo Gaballo 

--
Staff del Sindaco
Agostino Indennitate