Al ristorante Pepe, periferia di Bad Boll, poco più di mezz’ora d’auto da Stoccarda, gestito dal neritino Bebé Paladino, hanno riconosciuto per primo “Sergino” Orlando, pilastro della difesa granata nel Nardò degli anni ’70. Il calcio rimanda con nostalgia ai tempi andati, riconnette le epoche, spalanca il cassetto dei ricordi. E così, d’incanto, con il carrello degli antipasti, è apparso sulla tavola il libro “Quando fummo in schedina”, la storia del calcio granata, scritta da Mario Mennonna. E’ uno dei pochi testi sacri ammessi nelle biblioteche segrete dei cuochi italiani all’estero. Il consigliere comunale Orlando ha apprezzato (e un po’ si è commosso).
E’ cominciata così, rievocando la formazione con Cambogi e Berti (formidabili quegli anni), la missione istituzionale degli amministratori comunali di Nardò fra i concittadini residenti in Germania.
Con il sindaco Marcello Risi, il consigliere delegato Aire Antonio Cavallo (oltre dieci anni da emigrante negli anni sessanta), gli amministratori Sergio Vaglio, Paolo Maccagnano, Sergino “strapparicordi” Orlando. Cerimoniere e prezioso ricamatore dei rapporti istituzionali il funzionario Mino Zacà.
Dopo l’incontro con il console generale d’Italia a Stoccarda Daniele Perico, sindaco e consiglieri sono stati ricevuti dai sindaci di Eislingen (Klaus Heininger) e di Göppingen (Herbert König).
Emozionometro schizzato in su all’appuntamento con i nostri concittadini emigrati, organizzato grazie alla collaborazione di Tony Falconieri, esponente dell’istituzione per i gemellaggi di Göppingen e Salvatore Voi, neritino di Stoccarda, per anni operatore Caritas. Non se l’è voluto perdere la parlamentare eletta all’estero Laura Garavini, partito democratico: “Sono stata a Nardò, una città molto bella. Il sindaco Risi e l’amministrazione comunale stanno davvero facendo un ottimo lavoro!”.
Risi ha ripercorso il cammino dei primi quattro anni di mandato (“Stiamo lavorando per fare della nostra Città una città europea, come piace a voi!”). Ha aggiornato i nostri concittadini sugli investimenti a Nardò della Porsche (la nota società automobilistica ha sede proprio a Stoccarda). Ha snocciolato i dati delle presenze turistiche in estate (“Aumentano i turisti tedeschi, e se ne vanno invidiosi del nostro centro storico e delle nostre marine. E’ una grande soddisfazione anche per voi!”). Ha elogiato la laboriosità e la generosità dei lavoratori di Nardò (“Il sindaco di Eislingen ci ha detto che non riuscirebbe ad immaginare la sua città senza neritini: è un riconoscimento straordinario. Ci ha fatto commuovere”.
Poi il confronto, immancabile, sulle questioni concrete: servizi, aliquote delle imposte, vie da illuminare. Tutto sui taccuini dei consiglieri comunali.
Una bellissima esperienza, hanno dichiarato gli amministratori: “Tornando a Nardò portiamo con noi la forza di volontà e la passione di persone speciali. Hanno dato tanto a questa terra. Sono il germe più autentico dell’Europa federale che dobbiamo costruire”.
Viaggio sotto il segno della spending review: sindaco e consiglieri hanno pagato di tasca propria aereo, hotel, noleggio dell’auto e pasti.
Ma non al ristorante di Paladino: pranzo offerto dal titolare Bebé. In omaggio all’amministrazione comunale e alle sgroppate di Sergino sulla fascia.