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SVELATA LA “NUOVA” PIAZZA UMBERTO I

SVELATA LA “NUOVA” PIAZZA UMBERTO I 
La giunta ha approvato il progetto da 700 mila euro. Tutta l’area cambierà volto 
SVELATA LA “NUOVA” PIAZZA UMBERTO I La giunta ha approvato il progetto da 700 mila euro. Tutta l’area cambierà volto Una piazza Umberto I completamente rinnovata e riqualificata. Il progetto per cambiare il volto di un’area centralissima della città è stato approvato ieri dalla giunta guidata dal sindaco Pippi Mellone e sarà candidato ai fondi previsti per i Comuni dal Dpcm del 21 gennaio 2021 sulla rigenerazione urbana. Il lavoro porta la firma degli architetti Giancarlo De Pascalis e Pasquale Filoni e dell’ingegnere Carlo Potenza e ha un valore di circa 700 mila euro. Piazza Umberto I è uno degli ingressi principali del centro storico e la sua attuale configurazione è il frutto della prima trasformazione urbanistica “extra moenia” dell’abitato neritino, quando, dopo il riempimento dei fossati di fine ‘800, si cominciarono a redigere i primi programmi di fabbricazione e di allargamento fuori l’antica cinta muraria. Il progetto prevede una completa rivisitazione dell’area tenendo fermi gli elementi più caratterizzanti, quali il Monumento ai Caduti, il Monumento alle Vittime della Strada, le alberature di quercia e la grande “quinta” scenografica costituita dal prospetto principale della scuola, il vecchio “edificio scolastico” completato negli anni ’30 del secolo scorso. La “nuova” piazza è stata pensata come il fulcro di un insieme di spazi, percorsi, aiuole e aree attrezzate per la sosta e per i giochi, elementi che collegano la città antica a quella contemporanea. In concreto, gli interventi più rilevanti saranno la trasformazione in un parcheggio da una trentina di posti del deposito laterale con tettoia della scuola su via Pisanelli, la sistemazione ispirata al simbolo della Repubblica (una stella a cinque punte) della zona circostante il Monumento ai Caduti, la trasformazione in area totalmente pedonale dell’area di connessione tra la zona che ospita il Monumento ai Caduti e l’accesso destro della scuola, con alcune novità molto significative come una tettoia per la sosta dei genitori che attendono i figli all’uscita della scuola, una seconda tettoia a ridosso dell’edicola e un disegno a terra di una “campana o staccia” a ricordo dei giochi che i bambini facevano in passato all’esterno della scuola. Verranno poi riorganizzate le aiuole poste ai lati del Monumento ai Caduti e del Monumento alla Vittime della Strada, con nuove perimetrazioni, nuovi percorsi e nuove piantumazioni, nell’ambito di una generale riqualificazione del verde su tutta l’area. Il progetto prevede inoltre la sostituzione degli otto corpi illuminanti a ioduri metallici presenti con nuovi pali ma con lampade LED a basso consumo. Una delle novità più significative riguarderà lo spazio antistante la scuola, che sarà ribassato, mantenendo le due scalinate, scoprendo ed eventualmente mettendo in luce con uno scavo archeologico mirato la parte della Nardò messapica e anche romana, posto sotto gli spazi ancora ignoti del sottosuolo a ridosso dell’edificio scolastico, come è stato suggerito dai ritrovamenti poco approfonditi dei primi del ’900. Accanto a questa zona saranno sistemate e organizzate due aree verdi, una destinata a giochi per bambini (altalene, dondoli, giostrine, ecc.) realizzati con materiale riciclato, e l’altra ad area verde con elementi scultorei in “corten” che rimandano ai giochi dei “bambini del passato”, come il girotondo, il gioco della ruota, il “salterello”. Nella vegetazione a prato saranno posizionati “cinque sassi” levigati, di forma diversa per ricordare il gioco dei “tuddhri” (sassolini) con cui gli anziani trascorrevano il tempo sulla gradinata della scuola nei loro momenti di svago. Sarà anche inserito un albero della cuccagna stilizzato, su cui saranno posizionate delle altalene. Infine, sarà realizzata una fontana a sfioro con otto getti verso l’alto, per dare divertimento, refrigerio ed effetto scenografico e per ricordare l’antica fontana esistente sulla piazza, nonché l’origine della città di Nardò. “È stato fatto un lavoro bellissimo – dice il sindaco Pippi Mellone – con elementi di novità e con un grande rispetto dell’esistente, coniugando tutto con le esigenze del decoro urbano, della mobilità e della qualità della vita. Ci sono più parcheggi, più verde, più spazio per camminare e per lo svago, in generale una organizzazione più razionale degli spazi. Ne beneficeranno tutti, residenti, automobilisti, famiglie con figli che frequentano la scuola, operatori commerciali. Ancora una volta rivolgiamo lo sguardo al futuro e mettiamo Nardò sulla strada delle più città più moderne”. “È una sfida bellissima quella della rigenerazione urbana – puntualizza l’assessore all’Urbanistica Ettore Tollemeto – soprattutto in questa zona specifica della città, un’area molto centrale, ad un passo dal centro storico e immutata da decenni. Mi piace l’idea dei progettisti che hanno armonizzato le esigenze del presente con le caratterizzazioni del passato, prevedendo dunque tante novità senza tradire l’identità dei monumenti esistenti o della stessa scuola. Sarà uno spazio moderno e funzionale, ma con un cuore antico e un pizzico di nostalgia”. Ufficio stampa