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TUTELA, DECORO E SICUREZZA, MAI PIÙ CAMPER ALLA PUNTA DELL’ASPIDE

COMUNICATO STAMPA Mercoledì 29 luglio 2020

TUTELA, DECORO E SICUREZZA, MAI PIÙ CAMPER ALLA PUNTA DELL’ASPIDE

Istituito il divieto di transito per i veicoli superiori a 2,5 tonnellate

L’area della Punta dell’Aspide, a metà strada tra Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, sarà off limits per i veicoli superiori a 2,5 tonnellate. Lo stabilisce l’ordinanza n. 340 del 27 luglio a firma del dirigente dell’area funzionale n. 3 Cosimo Tarantino, che ha istituito il divieto di transito per i mezzi di questa portata. La Polizia Locale vigilerà sul rispetto puntuale del divieto, una scelta mirata soprattutto a scongiurare l’utilizzo improprio (come purtroppo avviene da sempre) della Punta dell’Aspide come area sosta per i camper, anche nelle ore notturne. Un autentico pugno nell’occhio per il decoro della litoranea e quindi del paesaggio e anche un rischio per le evidenze archeologiche riconducibili all'Età del Bronzo presenti sulla “penisola” (così come rilevato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Brindisi Lecce e Taranto). Dopo tanti anni, dunque, il sito potrà avere una fruizione finalmente sostenibile dal punto di vista archeologico, paesaggistico e ambientale.

“I camper e altri mezzi pesanti – sottolinea l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – non possono stare sull’area della punta dell’Aspide, perché la loro presenza è incompatibile con le esigenze di tutela. Alla base c’è attenzione al contesto ambientale, al decoro e anche alla sicurezza. Una decisione, peraltro, ormai inevitabile anche alla luce dell’intervento di riqualificazione in corso su tutto il lungomare”.

“La Polizia Locale – annuncia l’assessore alla Polizia Locale Nadia Manieri – assicurerà il rispetto dell’ordinanza con un servizio mirato, visto che l’esperienza insegna che la semplice istituzione dei divieti, qui come altrove, non è sufficiente. Su questa questione sono convinta che serva uno scatto di maturità e di coscienza civica, l’Aspide è un’area preziosa e fragile e la sua tutela in questo momento è la priorità”.

                                                                                    Ufficio stampa